CAMPIONATO PROVINCIALE ASSOLUTO VERONA 2015
Grande risultato dell’Associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella; un nostro giovane socio classe 1997 Zeno Fratton è il nuovo Campione Provinciale Assoluto, congratulazioni!!. Grazie anche al suo piazzamento l’associazione ha vinto la splendida “Coppa delle Società” gentilmente offerta dal Lyons Club Verona Host per il miglior circolo di scacchi veronese durante il Campionato Provinciale Assoluto di Verona 2015 svoltosi a Zevio nel mese di gennaio. Da segnalare anche le ottime prestazioni dei nostri giovani più quotati Marco Zenari classe 2001 e Matteo Perantoni classe 2003 che hanno dimostrato di poter giocare alla pari con chiunque.
Zeno Fratton, classe 1997, Categoria 1N Elo 1932 frequenta con ottimi risultati la scuola superiore dell’Educandato agli Angeli di Verona. 1^ scacchiera del Valpolicella Giovani darà senz’altro il suo contributo per portare la squadra in Serie C.
Riceviamo da Zeno le sue impressioni sul buon torneo disputato:
“Finalmente, dopo diverse magre prestazioni realizzate sul suolo veronese, sono riuscito a rompere la “maledizione” che mi faceva disputare tornei mediocri se non disastrosi nella nostra provincia. Penso, ad esempio alle tre edizioni dell’Open Valpolicella a cui ho partecipato, che mi hanno dato esperienza ma nulla di più! Oppure ai miei altri due provinciali a Zevio, in cui ho giocato come un distributore automatico di elo… Quest’anno, invece, con 4 punti su 6, 40 punti guadagnati e soprattutto la conquista del titolo provinciale, non posso che ritenermi soddisfatto!
Devo dire, però, che il mio torneo non è cominciato esattamente nel migliore dei modi: al primo turno ho vinto a fatica con Benedetti, che ha disputato una buona partita, non lo si può negare, come non si può nemmeno negare che io abbia mancato alcuni tatticismi per pura distrazione… Al secondo turno sono arrivato al “bianco in moto” contro Morandini, convinto di aver già vinto in partenza… Non credo ci sia bisogno di dire che con un atteggiamento simile ho rischiato di perdere ed anzi sono stato fortunato a pattare.
Al terzo turno, rammaricato per il mio triste gioco espresso nei primi due turni, ho deciso di dare una seria svolta al mio torneo, aiutato anche dalla motivazione data da un’opposizione piuttosto quotata, ovvero il Maestro Enrico Gallo (1944). Sorpreso il mio avversario in apertura, siamo arrivati in una posizione in cui io sono riuscito ad attivare i miei pezzi, mentre il nero, costretto a prendersi cura delle proprie debolezze pedonali, è stato ridotto alla passività. L’irruzione delle torri bianche in settima è stata sufficiente a farmi guadagnare due pedoni e a vincere la partita.
Come mi accade di solito nei tornei con formula “doppio WE”, durante la settimana ho avuto modo di riflettere sul mio gioco e di apportare le dovute modifiche (più che altro all’approccio alla partita e al livello di concentrazione) per disputare una buona seconda metà di campionato. Infatti, con 2,5/3 ero momentaneamente primo tra i giocatori veronesi (Valerio Luciani e Giuseppe Coratella non fanno testo in quanto tesserati ai circoli rispettivamente di Arzignano e di Trento), assieme ad Aldo Rizzati (il mio avversario del quarto turno). Insomma, per citare le parole profetiche dell’amico Daniele Vezzelli, “avrei rischiato di vincere il titolo provinciale”.
Arrivato carico e preparato al quarto turno, sono riuscito ad ottenere un’ottima posizione dall’apertura, per poi sciupare un po’ nel mediogioco e raggiungere un finale favorevole, che con un po’ di aiuto da parte del mio avversario, sono riuscito a vincere.
Con 3.5/4 ho pensato: Bene, ora comincia il difficile!
Tra i miei possibili avversari c’erano il Mº Negro, il Mº Guerra e il MF Xia Jie, contro il quale sono stato abbinato al quinto turno.
Guardando le sue partite, ho potuto notare con non molto piacere che ogni tentativo di specifica preparazione in apertura sarebbe stato più o meno vano: è un po’ dura prevedere le scelte di un giocatore che apre con 1.Cf3, 1.d4 (con tutto l’insieme di diversi schemi ad esso correlati – Colle, Trompowsky, Londra, Nimzo o Ovest-Indiana, ecc…), 1.e4, 1.b3… Avrei dovuto seguire una linea generale, che (su consiglio di Luciani) è stata “gioca simmetrico”. Ovvero non sbilanciarti troppo, gioca tranquillo e senza troppi grilli per la testa.
Il penultimo turno di campionato è cominciato con gli auguri di diverse persone piacevolmente sorprese di vedermi giocare in seconda scacchiera; in apertura (col nero) ho giocato in modo solido ma piuttosto originale (1.d4 Cf6 2.Ag5 d5 3.Axf6 gxf6 4.e3 Ad6 5.g3 Ae6 6.Ag2 c6 7.Ce2 g5!? 8.Cd2 f5!?). Nel mediogioco Xia, per punire la mia strategia ambiziosa, ha tentato un sacrificio di pezzo, che di fronte ad una buona difesa avrebbe oggettivamente portato solamente al perpetuo, risultato che al mio avversario non andava. Mossa dopo mossa sono riuscito a cambiare diversi pezzi, avvicinandomi sempre più al finale. Una mia offerta di patta eccessivamente generosa ha decretato la spartizione del punto, risultato che in torneo non mi dispiaceva più di tanto (non in molti credevano che sarei riuscito a fare risultato con un giocatore con quasi 400 punti in più di me), ma che ora ed ogni volta che riguardo la partita mi turba, a causa dello “scalpo” mancato.
Ma il turno più intenso dal punto di vista emotivo è senza dubbio stato l’ultimo. Dando un’occhiata alla classifica, la situazione era la seguente: io e Pisani (con lo stesso bucholz, ma migliore secondo criterio di spareggio per quest’ultimo) guidavamo la classifica dei veronesi, con 4/5. Dietro di noi c’erano Bertani e Carli con 3,5/5, e più in dietro un lotto di giocatori a 3/5, che verosimilmente avrebbero terminato con un Bucholz più basso del nostro.
Per avere buone possibilità di conquistare il titolo avrei dovuto fare almeno mezzo punto – pensavo -, considerando che Pisani non avrebbe avuto vita facile con Luciani, che Bertani avrebbe avuto il suo daffare contro Coratella, mentre Carli, con il bianco, era avvantaggiato contro Enrico Gallo.
Ore 15:00, ultimo turno, bianco in moto, comincio la mia partita contro Alessandro Guerra (2217), sperimentando per la prima volta l’attacco Panov contro la Caro-Kann (in precedenza avevo giocato questa variante solo in partite lampo). Uscito con un lieve vantaggio dall’apertura, e aiutato dalle “godeniane” riflessioni del mio avversario, ho avuto spesso la possibilità di alzarmi e andare ad osservare le altre scacchiere: nella scacchiera adiacente la mia partita Pisani stava soccombendo al forte attacco del suo omonimo avversario; in quarta scacchiera Coratella aveva una buona posizione contro Bertani; rimaneva “l’incognita-Carli”, che era una vantaggio materiale contro Gallo, ma che era costretto a difendersi da un attacco sull’ala di Re. Tralasciando quest’ultima partita, quindi, avevo discrete possibilità di raggiungere il mio obiettivo!
Nel prosieguo io ero arrivato ad un finale lievemente inferiore per via del mio pedone isolato in d6 (quando si dice di non avanzare troppo i pedoni!), ma nelle altre scacchiere la Fortuna aveva baciato la mia “causa”: Pisani aveva abbandonato, in posizione ormai senza speranza; Coratella era riuscito a vincere, mentre Gallo era riuscito a ribaltare la situazione, ottenendo un vantaggio di due pedoni e conservando le buone possibilità offensive, che alla fine hanno portato Carli alla resa.
Probabilmente la consapevolezza che anche perdendo avrei avuto buone possibilità di vincere il titolo ha influito sulla mia concentrazione, o forse ho risentito del classico calo di energie tipico dell’ultimo turno di ogni torneo (sono bravo a trovare scuse, eh? 😉 ), sta di fatto che, dopo aver guadagnato una qualità per due pedoni grazie ad un acuto tatticismo, non sono riuscito a difendere la posizione insicura del mio re, e alla fine mi sono arreso di fronte all’incombente valanga di pedoni passati del mio avversario.
Terminate anche le altre partite ho atteso con trepidazione i risultati finali, “assaltando” l’arbitro Zizzari, che pur impedendomi di vedere in anteprima la classifica, ha fatto trapelare la notizia.
E poi sappiamo come è andata 🙂 .
Passando ora ad altri risultati interessanti:
Marco Zenari, con 2,5/6 ha dimostrato di essere sempre più vicino alla Prima Categoria Nazionale e ha chiuso un fantastico mese di gennaio con un guadagno complessivo di 134 (!) punti, che lo hanno portato a 1749 elo: a lui oneri e onori di mantenere e soprattutto aumentare questa quota. Gli auguro di fare un bel torneo a Padova (13-14-15 febbraio).
Matteo Perantoni, alla sua prima partecipazione ad un Campionato Provinciale Assoluto, non ha certo sfigurato, anzi! I suoi 2 punti su 6 gli hanno permesso di fare un bel po’ di esperienza e di dare un saggio della sua forza in continuo aumento. Giocando un po’ con i numeri, ho notato che ha conquistato la Terza Categoria Nazionale entrando in lista FIDE con 1568 punti: tra i suoi coetanei (classe 2003), è il primo in Veneto (!) e 18esimo in Italia! Indubbiamente, se continuerà a giocare a scacchi (e a studiare) con la stessa passione e lo stesso impegno che sta mostrando adesso, non potrà che avere soddisfazioni e successo.
È d’obbligo da parte mia un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno sostenuto il mio percorso scacchistico… e a tutte le persone che hanno avuto la pazienza di leggere un resoconto così lungo (e forse noioso)! Alla prossima!”