10º OPEN INTERNAZIONALE DI BOLZANO 13-15/02/2015
Chiamatela sfortuna, chiamatelo karma, chiamatela pure legge del contrappasso… Sta di fatto che il 10° Torneo Internazionale di Bolzano non è sicuramente stato uno dei miei tornei più fortunati! Diciamo che ho avuto modo di scontare i piacevoli favori che la sorte mi aveva concesso al Campionato Provinciale 😉
Diamo un’occhiata alla classifica finale: 3 su 5, diciassettesimo su quarantadue, migliorando quindi anche la posizione di partenza… “Cosa vuoi di più dalla vita?” direbbe la pubblicità dell’amaro Lucano… Beh, su cinque partite giocate, solo due sono state contro avversari con elo FIDE. Ironia della sorte, i tre punti conquistati sono stati il frutto delle tre vittorie contro gente con punteggio elo Italia, che quindi mi hanno lasciato “a bocca asciutta” (e non solo, ho lasciato sul campo 25 punti!).
E qui ci vuole un piccolo excursus culturale per spiegare come funzionano gli scacchi in Südtirol (già, perché uno potrebbe sempre pensare che io abbia battuto tre semplici NC alla loro prima esperienza, ma non è esattamente così):
Una peculiarità dello scacchismo sudtirolese è sicuramente il Südtiroler Mannschaftsmeisterschaft (il campionato a squadre dell’Alto Adige). Questo torneo si sviluppa come un campionato regionale a squadre diviso in seria A, B e C, in cui ogni squadra, proveniente da Bolzano e dintorni (sia città che le valli circostanti), mette in campo 5 giocatori (6 per la serie A) che si incontrano al sabato pomeriggio nella sede della squadra ospitante. In tutto ci sono 9 turni e, come è normale che sia, la squadra vincitrice viene promossa alla serie superiore (oppure si fregia del titolo di Campione Regionale, nel caso della serie A), mentre l’ultima ruota del carro viene retrocessa.
Una bella iniziativa. Che dite, secondo voi è valida per il punteggio elo? Un indizio: si e no!
“Si”, perché in effetti è valida per il punteggio elo dell’Alto Adige, ma “no” perché ciò non implica una variazione elo Italia/FIDE. E così i nostri amici sudtirolesi hanno modo di tenersi sempre bene allenati pur risultando semplici “NC” (o la categoria che possiedono, nel caso abbiano giocato in tornei “ufficiali”).
Ma questo non è l’unico caso: verso fine febbraio il circolo Richter/LASK di Bolzano organizza un torneo serale a tempo lungo della durata di 9 turni, sempre valido solo per l’elo SSB ( Südtiroler Schachbund); in marzo viene organizzato il “Youth Team Championship”; verso Pasqua c’è un bel semilampo a Kaltern/Caldaro; a S.Stefano c’è un interessante semilampo a squadre nell’elegante quartiere Gries di Bolzano; durante l’anno vengono organizzati diversi Grand-Prix giovanili… Insomma, di occasioni per giocare ce ne sono davvero tante. Di occasioni per giocare per il punteggio elo FIDE – quello vero, unico ed inimitabile! – invece ce n’è solo una: il Torneo di Bolzano, valido anche come campionato provinciale/regionale individuale.
E’ chiaro che con una simile situazione – ovvero giocatori sempre allenati e ben preparati, ma con punteggi che variano solo una volta l’anno e per di più giocando sempre contro i soliti giocatori ben preparati e allenati – è facile avere fenomeni di underrating. Insomma, un po’ come in paesi come Armenia o Azerbaijan, in cui i ragazzini giocano un sacco di tornei “non federali” (non avendo quindi possibilità di fare variazioni elo), per poi fare sfracelli nei diversi Campionati Europei e Mondiali in cui battono facilmente coetanei che sulla carta risultano più quotati.
Sia chiaro, ci sono anche un po’ di giocatori che fanno tornei anche in Italia o in Austria (comunque tutta gente da CM in su), però molti altri giocatori rimangono coi loro milleotto (o milleesette, milleenove ecc..) e rotti magari valendo già i duemila o anche di più.
Finito l’excursus, spiegherò ora come è andato dunque il mio torneo:
al primo turno ho giocato col nero contro un NC (che a marzo entrerà in lista FIDE con un po’ più di 1800 punti) che ha deciso di cambiare le donne ed altri pezzi, soltanto per giungere ad un finale lievemente favorevole a me, che sono riuscito a convertire in vittoria;
al secondo turno ho giocato col Bianco contro il giovane maestro Nicholas Paltrinieri (2198): nonostante una preparazione piuttosto frammentaria in apertura, sono riuscito a raggiungere una posizione d’attacco che però ho sprecato con un sacrificio di pedone scorretto a causa di una mossa intermedia, da me non considerata, che mi ha portato alla sconfitta; al terzo turno ho giocato con un altro NC (che entrerà in lista FIDE con circa 1600): forzato il cambio delle donne e di altri pezzi, ho raggiunto un altro finale favorevole che sono riuscito a vincere; al quarto turno sono stato abbinato a Davide Olivetti (2028), mio coetaneo nonché mia vecchia conoscenza: questa volta sono uscito bene dall’apertura e sono riuscito a iniziare un buon attacco sull’ala di re. In un momento cruciale non ho saputo scegliere la linea più ambiziosa e ho giocato una variante più passiva che mi ha portato in una posizione più complicata e svantaggiosa. Nello zeitnot reciproco (eravamo rimasti con 2 o 3 minuti a testa più l’incremento) abbiamo raggiunto la seguente posizione, che sembra vinta per il nero:
in questa posizione ho giocato 37.Axf7+!! :
Durante la pausa pranzo ho pensato: vuoi vedere che all’ultimo turno mi becco Michael Seebacher!? Le mie capacità divinatorie non hanno fallito e così ho giocato l’ultimo turno contro un altro coetaneo sudtirolese, che alla sua prima esperienza “ufficiale” (sulla carta era quindi un NC) aveva già battuto un 1970 al primo turno, pattato con un 2120 al secondo, pattato con un 2040 al terzo e perso con un 1980 al quarto: mi trovavo quindi ad affrontare un raro esemplare di “NC-CM” 😉
In apertura (una Difesa Siciliana Alapin) sono riuscito subito ad equilibrare; in seguito ho dovuto forzare il cambio delle donne (ormai la mia specialità!), raggiungendo di fatto l’ennesimo finale-mediogioco favorevole, che con un buon gioco di posizione sono riuscito a convertire in vittoria (il mio avversario, pur sotto di due pedoni, mi ha fatto comunque penare e abbiamo concluso la partita dopo 90 mosse). Il mio avversario ha quindi realizzato una tranche FIDE finale da 1942 elo. Non male!
E così si è concluso il mio torneo non molto fruttuoso.
Sicuramente più soddisfatti saranno stati gli organizzatori del torneo, i soci del circolo ARCI Scacchi di Bolzano:
Il torneo, infatti, giunto all’edizione giubilare, ha visto un notevole aumento del montepremi e soprattutto l’utilizzo di una magnifica e suggestiva sede di gioco, Castel Mareccio, la cui torre principale risale addirittura al 1194. Gli affreschi che decorano la sala principale, nella quale si è tenuto il torneo, risalgono invece alla seconda metà del ‘500.
Il torneo è stato vinto dal giovane Maestro Fide di Gries, Maximilian Spornberger (2333) che ha totalizzato 4,5/5, mentre l’arbitraggio, affidato a Gehrard Bertagnolli coadiuvato dal trentino Stefano Darigo, è stato a dir poco puntuale ed ineccepibile. Bravi!
by Zeno Fratton