Io capitano, promozione in A2!
Ispirati dal titolo di un noto film che gira in questo momento nelle sale italiane, gustiamo di seguito la descizione del nostro Nicola che ha condotto egregiamente la squadra dell’ADSV alle belle performance nell’appuntamento scacchistico del Raggruppamento per il Campionato a squadre di quest’anno a Trento guadagnando la promozione della squadra in A2.
Concentrazione… assoluta concentrazione… il pensiero profuso alla ricerca del corretto futuro, nel tentativo di ricordare quel qualcosa nel passato che ti aiuti a districarti tra infinite possibilità, da quell’oceano di soluzioni che ti appaiono davanti agli occhi… come maestri hai errori e successi del passato, lo studio di anni, gli insegnamenti di predecessori,… ma altri pensieri e distrazioni si frappongono fra te e la retta via… trappole appaiono… fantasmi aleggiano nella mente ed il dubbio permane… starò pensando alla cosa giusta? Starò valutando in modo corretto?
Infine, il braccio si allunga, estensione di una volontà più o meno incerta e la mano si muove a tratti tremante, a volte decisa per terminare quel barlume di iniziale pensiero… per fare quella mossa… ed infine porre fine con una pacca sull’orologio al breve infinito turbinio di emozioni perché ora e solo ora puoi rilassarti ed alzare lo sguardo sull’avversario, perché ora è il Suo turno. Mossa dopo mossa il processo si ripete e nel tempo il tempo diviene assai importante… e nella mente passa molto più lentamente che sulla scacchiera. 15-17/03/2024 sono le date in cui questo flusso si è ripetuto più e più volte e non credo di essere stato il solo ad aver subìto lo stesso stress ed il magnetico fascino che derivano dall’essere un giocatore delle 64 caselle: dall’essere un giocatore di scacchi. Nello sfondo del magnifico quartiere di Trento, progettato nientepopodimeno che dal celeberrimo Renzo Piano, si sono svolti una parte dei Campionati Italiani a Squadre di scacchi (acronimo C.I.S.) e ripartiti in 2 sedi, 4 gironi ovvero 32 squadre da 4 componenti ciascuna si sono affrontati per 3 giorni con un minimo di 128 giocatori uniti dal comune obiettivo di voler dare scacco matto al monarca nemico… alcuni avranno visto avverarsi tale sogno, altri sono stati frustrati dall’anticipato abbandono del difensore mentre altri ancora hanno preferito un non placido armistizio. Io, Z.N., ero il capitano di due di quelle squadre e quella di serie maggiore è ‘Il ritorno dei Valponi’ che in sala fu erroneamente trascritto come ‘Il ritorno dei Volponi’. Dalla Valpolicella il nostro obiettivo era uno ed uno soltanto: vincere per, come dice il nome, ritornare in A2 dalla serie B in cui eravamo retrocessi l’anno prima. In quanto capitano e viste le capacità della prima squadra ammetto che avrei preferito non giocare, ma necessità logistiche mi hanno reso compartecipe al primo turno del venerdì sera nella seguente formazione: in prima scacchiera la nostra punta K.A.M., in seconda dopo lunga assenza Z.M., a seguire la promessa del circolo V.L. ed infine il vegliardo sottoscritto. Ore 17.00, le partite iniziano dalla consueta posizione di parità iniziale. Per un giocatore è sempre difficile estraniarsi dalla propria partita anche se per vedere i propri compagni di squadra e le loro posizioni, i rischi di distrarsi e dimenticare i piani ed i progetti per chi si ha di fronte sono sempre dietro l’angolo… ed anche per me non si fa eccezione: nel momento in cui, dopo aver impostato un piano in una posizione non facilissima decido di vedere come se la cavano gli altri e proprio allora arriva la cappella… troppa sicurezza o distrazione?
E mi ero pure detto che non andava, ma per fortuna a scacchi si gioca in due e forse la dea bendata era di turno o forse la mia faccia da poker ha avuto un qualche effetto fatto sta che il mio avversario, non vedendo come conquistare un facile vantaggio, restituisce subito il favore permettendomi di ottenere iniziativa e materiale. Poche mosse dopo arriva il Suo abbandono. Ora posso osservare gli altri e vedo che due miei compagni di squadra stanno vincendo ed uno è in una posizione incerta con Donna in meno, ma la lontananza dall’agonismo sembra non notarsi e dopo le vittorie di K.A.M. e V.L. arriva l’esito dell’ultima partita: pareggio. Il primo turno è andato 3.5-0.5 a nostro favore. 2 punti alla squadra. Per i turni del Sabato e della Domenica decido di farmi da parte, la formazione vede inserirsi in seconda posizione D.H. e credo sia stata una scelta oculata visto che ci fu chi mi chiese perché non giocavo visto che si era preparato appositamente per affrontarmi. Dopo una mattinata strana arriva la vittoria 2.5-1.5, nel pomeriggio continua la marcia 2.5-1.5.
In entrambi i casi si poteva forse dare di più, ma non si può né si deve pretendere sempre. Da fuori è tutto facile, non si ha l’adrenalina che scorre, non si vive lo stress del momento allo stesso modo e se sbagli ripeti; allo stesso tempo forse è anche peggio perché si guardano ed in parte si analizzano tutte le partite (ed il mal di testa può diventare non indifferente), vedi meglio gli errori, ma sei impotente perché non puoi dire né fare nulla, vedi i tuoi tendere tranelli, ma vedi gli avversari non cascarci, vedi e pensi… gli scacchi non sono uno sport passivo in cui ti imbamboli a seguire del cuoio gonfiato d’aria, anche da esterno vieni trascinato e rimani coinvolto… e questa è la grandezza del Nostro gioco. Per cui, come capitano, sono contento di come è andata.
La domenica, ahimè, ero assente per cui lascio la parola a chi ereditò il mio ruolo. ULTIMO TURNO La classifica prima dell’ultimo turno ci vede in testa, a punteggio pieno, seguiti dalla squadra di Bolzano con 2 punti squadra in meno. Le circostanze sembrano a nostro favore, non fosse che l’ultimo match è proprio contro Bolzano. Se avessimo perso, non solo ci avrebbero raggiunto con i punti squadra, ma ci avrebbero anche superato con i punti individuali vanificando tutti i nostri sforzi per il famoso “Ritorno dei Valponi” in serie A2. Ci serviva, dunque, almeno un pareggio. La nostra formazione è la stessa degli ultimi turni. La squadra avversaria è la più forte del girone ed ha vinto tutti i match eccetto il primo turno nel quale, per ragioni di forza maggiore, hanno dovuto giocare in 3. Il match inizia in maniera promettente con posizioni equilibrate su tutte le scacchiere.
La prima partita a sbloccarsi è quella giocata in terza nella quale l’avversario di Marco ha commesso alcune mosse imprecise dandogli la possibilità di attivarsi, creare iniziativa e grazie a qualche colpo tattico riuscire a guadagnare materiale e portare a casa il primo punto del match. Sulle altre scacchiere Andrei ha guadagnato un pedone e procede nel consolidare la propria posizione e inibire l’iniziativa dell’avversario. Hermes ottiene un buon vantaggio posizionale tuttavia difficile da sfruttare a causa della struttura pedonale bloccata. Luigi si trova, invece, in difficoltà in seguito a delle complicazioni tattiche. Hermes e Andrei sono i prossimi a finire, pareggiando entrambi per ragioni di squadra e portando a casa il risultato di cui avevamo bisogno, garantendoci la promozione in A2! L’ultima partita rimasta è quella di Luigi, che si trova in una posizione complicata con due pedoni in meno… il risultato ormai non è importante al fine del torneo, ma un pareggio regalerebbe alla squadra la vittoria dell’incontro ed il punteggio pieno nel torneo e, quasi chiamato, arriva un brillante sacrificio con cui Luigi riesce a dare un perpetuo! Si conclude così la nostra avventura trentina, con ‘Il ritorno dei Valponi’ in serie A2 e per festeggiare vi vogliamo regalare questa ultima partita nella posizione in cui Luigi trova il modo di fare di più.