23° OPEN VALPOLICELLA: COMMENTA FRATTON!
Credevate che io potessi tacere dopo un simile risultato al torneo di Bussolengo? 😉 Sono finalmente riuscito a trovare il tempo e la voglia necessarie per comporre i versi di questa mia impresa quasi omerica, ed ecco (a distanza di quasi un mese) le mie riflessioni ed il mio resoconto sul bellissimo ed insidioso (per la qualità dei giocatori, si intende!) Open Valpolicella:
Ricordo ancora quel finesettimana di novembre del 2011 in cui, da inesperto NC alle prime armi, decisi di partecipare a quello che fu il mio primo torneo ufficiale a variazione elo (quando l’Open Valpolicella si giocava ancora a Sant’Ambrogio). Ovviamente ricordo benissimo che all’epoca arrivai ultimo, con solo mezzo punto su 5 partite. L’anno dopo, appena promosso a 1N, decisi di non partecipare, non mi piaceva più di tanto la cadenza dei 5 turni in un finesettimana. Nel 2013 invece ottenni un risultato tutto sommato mediocre (2,5 su 5 e metà classifica) mentre l’anno scorso (nella nuova sede di gioco di Bussolengo, a me gradita in quanto più vicina a Verona ;-)) rimasi piuttosto deluso dalla scarsa qualità del mio gioco e di conseguenza anche dei risultati.
Che dire, i precedenti non facevano altro che parlare a mio sfavore. Vuoi la stanchezza pregressa della settimana passata (stanchezza con la quale bisogna imparare a convivere una volta giunti in quinta superiore!), vuoi una qualche “voce della coscienza” che mi ha consigliato di non presentarmi stanco al primo turno di venerdì sera (iniziato alle 20:00 circa), sta di fatto che nel pomeriggio, tornato a casa ho deciso di prendermi un’ora di sonno “forzato”, proprio per evitare di crollare nel bel mezzo della partita serale.
Fresco dell’utilissimo stage “Scacchista Vincente” sulla psicologia e la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) negli scacchi, tenuto dal GM nonché Campione Italiano Assoluto Axel Rombaldoni, e motivato ad arrivare nei primi due posti in classifica, mi sono seduto alla scacchiera al primo turno contro una mia vecchia conoscenza mantovana, il CM Claudio Goldoni (2070). Uscito bene dall’apertura, sono riuscito a sfruttare le piccole imprecisioni del mio avversario e a costringerlo a peggiorare la sua struttura pedonale ed in seguito a guadagnare prima un pedone e poi anche un secondo. Cambiate le donne, ho raggiunto un finale vinto grazie al vantaggio materiale e alla maggiore attività dei pezzi.
Al secondo turno ho trovato (ancora col bianco) un’altra mia conoscenza mantovana, il CM Stefano La Venia (1979). L’aver incontrato due dei miei avversari della Coppa Nosedole, da me vinta nel 2014, non può che avermi messo di buon umore! Portatomi in vantaggio anche in questa partita, sono riuscito a rovinare gravemente la struttura pedonale avversaria grazie ad un tatticismo. Fissata l’ala di donna, ho cominciato a montare l’attacco a est sul re nero piuttosto scoperto. Raggiunta una configurazione di pezzi piuttosto attiva, ho manovrato un po’, sia per sfruttare la mancanza di buone case per i pezzi avversari, sia per spingere il mio avversario in Zeitnot, mentre al momento giusto sono riuscito ad affondare il colpo del k.o. con una sequenza di mosse piuttosto precise:
Per ironia della sorte sono stato abbinato al terzo turno con il nostro Gianfranco Bertani, con cui avevo appena pranzato! La partita è uscita subito dai sentieri più battuti e ci siamo presto trovati in una posizione chiusa in cui abbiamo manovrato per 24 mosse prima di cambiare un pezzo o un pedone. In particolare, pubblico alcune piroette equestri che mi sono venute in mente durante la partita:
Nel prosieguo della partita Gianfranco ha ceduto un pedone per provare a riattivare i pezzi, ma dopo diverse imprecisioni da ambo le parti siamo entrati in un finale di alfieri vinto per me.
Al quarto turno eravamo in 2 a punteggio pieno: chi avrebbe vinto questa partita avrebbe avuto grandissime possibilità di avere la vittoria del torneo in tasca. Con il terzo bianco del torneo, mi sono trovato sin da subito in una posizione a me non molto conosciuta contro Maurizio Bevilacqua (2071), motivo per cui ho dovuto spendere più tempo del solito per trovare un piano logico. Raggiunta una posizione in cui il mio avversario aveva il classico pedone isolato in “d5” sono riuscito a cambiare un po’ di pezzi e a farmi un pedone passato lontano sostenuto. In seguito, a causa delle numerose debolezze, il mio avversario ha dovuto cedere un pedone, che è poi riuscito a recuperare grazie ad un tatticismo molto ottimistico:
E il mio avversario ha perso per il tempo, anche se avrebbe potuto tranquillamente abbandonare.
Mi trovavo quindi a 4/4 (!) e con un punto di vantaggio sugli inseguitori, e con il buchholz più alto del torneo: avevo matematicamente vinto!
Al quinto turno sono stato abbinato a Adrian Paler, con cui avevo già perso all’ultimo turno del torneo di Vicenza. Purtroppo anche in questo caso ho giocato male, mi sono lasciato sfuggire un tatticismo e non sono riuscito a sovvertire il pronostico (peccato, perché con la vittoria sarei anche diventato CM).
In conclusione: sono arrivato primo, ho guadagnato 109 elo (recuperando quindi tutto quanto avevo perso da febbraio a questa parte!) e ho finalmente giocato delle partite che mi sono piaciute molto. Al secondo posto troviamo l’inossidabile Bertani (ho scoperto oggi che in un anno ha guadagnato più di 100 punti!) e al terzo il buon Paler, imbattuto.
Un plauso a Marco Zenari che, con una performance di 1997 elo ed una cinquantina di punti guadagnati, è riuscito a raggiungere la meritatissima promozione a 1N a soli 13 anni (14 compiuti nella settimana seguente il torneo). Notevole la sua patta all’ultimo turno contro il numero 2° di tabellone Simone Medici (2175).
Altro plauso a Eleonora Zandaval che vincendo il Torneo C è diventata 3N, e anche a Matteo Perantoni che sono contento di aver visto nuovamente in azione (nel Torneo B questa volta).
Infine complimenti a tutti (Paolo, Michele, Eleonora, i due “Marchi” [Zizzari e Zanetti ;-)], Maurizio e Luca) per la precisa organizzazione!
by Zeno Fratton