UN VALPOLICELLA “SPUMEGGIANTE”: COMMENTI, IMPRESSIONI E UNO STALLO
Sede collaudata, organizzazione appassionata, buona visibilità, ottima qualità di gioco: gli ingredienti per un bel torneo c’erano tutti ed il risultato non ha tradito le attese; questa edizione dell’Open Valpolicella si è rivelata essere molto combattuta e i colpi di scena non sono mancati.
Che non ci saremmo annoiati l’avevamo capito già venerdì sera, quando il n° 1 di tabellone Valerio Luciani (reduce da una scia positiva con 3 tornei consecutivi vinti nell’ultimo mese) si trovava in difficoltà contro il vicentino Giuseppe Zanini (1937) ed era costretto a cedere le armi dopo un’aspra lotta.
Quando poi ho visto Marco Zenari in prima scacchiera al quarto turno contro Bertani gli ho detto: “Tu vuoi fare come ho fatto io l’anno scorso!”
E Marco, grazie alle due patte di domenica, ha rispettato il mio “pronostico”.
Va bene, una leggenda narra che Arsenio Lupin abbia cominciato a chiedergli consulenze dopo aver visto come è riuscito a vincere una partita con torre in meno contro Bevilacqua; la verità probabilmente è che il mago Houdini ha trovato in Marco un valido erede e si è compiaciuto di come è terminata la partita con Luciani all’ultimo turno: (vedi immagine a sinistra)
1.Df1!
E con questo bellissimo stallo Marco si è portato a casa “il suo primo Open A”.
Il secondo posto è andato alla nostra prima scacchiera, l’inossidabile Gianfranco Bertani.
Successi per la nostra Associazione anche nell’Open B. Maurizio Benedetti si è infine imposto come vincitore del torneo con 3,5/5 e miglior Buchholz, mentre Maurizio Tencheni ha vinto tutte le partite della sua simultanea: 5/5 per lui!
All’indomani del suo successo, Maurizio (Tencheni) mi ha inviato un suo commento a margine:
Torneo “Valpolicella 2016” Bussolengo
Impressioni e ricordi
Una cavalcata. Ma non solitaria.
Una cavalcata, non certo comoda sul verde rilassante di una prateria piana e ventosa, ma difficile e contrastata, saltando tra i continui ostacoli posti da avversari ostinati e indomiti, desiderosi di sgambettarti al primo segno di debolezza o di rilassamento.
Eppure, incredibilmente, quando s’è spento l’orologio dell’ultima partita e il valoroso Magnabosco m’ha sportivamente allungato la mano in segno di resa, ho fatto fatica a crederci….
Avevo vinto! Cinque su cinque! Un clamoroso “en plein” mai registrato prima.
Amici e avversari in sala gioco venivano a complimentarsi stringendomi la mano e battendomi affettuose pacche sulla spalla; poi in serata, appena diffusa la notizia, è stato tutto un susseguirsi di sms, telefonate, mail, che è continuato anche la mattina successiva, lasciandomi incredulo e ancora un po’ intontito….
E’ stato bello.
Nella nostra vita, molto spesso ripetitiva e piana, a volte persino piatta e noiosa, abbiamo bisogno, ogni tanto, di qualche soprassalto di novità. Di qualche attimo di vera gioia intensa, tutto da godere e assaporare. Da conservare nel tempo con il ricordo che non sbiadisce.
Al risveglio di questa mattina, dopo tanta fatica, mi sentivo rilassato e felice; in pasticceria, ho offerto la colazione a quattro carabinieri sconosciuti e al loro sorpreso “grazie” ho risposto: “Sono io che devo ringraziare voi per tutto ciò che fate per noi cittadini”.
Per l’analisi postuma delle mie partite ci sarà tempo: ci vedremo, come ogni giovedì sera nella nostra sede presso la scuola media di Valeggio e lì ci sarà tempo e spazio per le critiche e le riflessioni. Com’è giusto che sia.
Adesso no, non ancora, non sono ancora pronto. Sono ancora davvero troppo felice!
Forse sono uno che si accontenta di poco per sentirsi felice e sereno….
Ma -credetemi- è così che si vincono i tornei!
Maurizio Tencheni
Buoni segni dal settore giovanile sono arrivati anche grazie al buon risultato di Matteo Perantoni (2003) che ha guadagnato una trentina di punti elo, che gli consentiranno di superare quota 1600 e di raggiungere la seconda categoria nazionale (2N)! Bravo Matteo!
E se di settore giovanile vogliamo ancora parlare, non possiamo dimenticare l’Open C! Moltissimi dei nostri valorosi giovanissimi alfieri si sono cimentati in quello che per tanti è risultato essere il primo torneo di una lunga carriera costellata di successi. Facciamo i complimenti in particolare a Francesco Bonelli, che con 3,5/5 ha colto un ottimo quarto posto. Ci sembrerebbe però di fare un torto se non aggiungessimo all’encomio
anche tutti i nostri ragazzi e ragazze che ben rappresentano la nostra Associazione con impegno e che portano avanti la tradizione del Nobil Giuoco. Quindi un “bravo” va anche a: Lorenzo, Kevin, Tommaso, Zeno, Daniele, Cristian, Maria, Matilde, Matteo, Luca
La Classifica Finale, si sa, non risparmia nessuno: spesso chi arriva ultimo o chi non raggiunge l’obiettivo che si era prefissato crede di aver buttato via del tempo e delle energie invano e teme di aver fatto semplicemente un disastro.
“Beati gli ultimi, perchè saranno i primi (a distanza di qualche anno di allenamento e di tornei giocati)”
Come dite? Il mio torneo? Ok, avete già visto che non sono riuscito a difendere il primo posto, ma ho avuto un degno successore. Con un pizzico di fortuna sono riuscito a tirare su 3,5 punti su 5 nell’Open A, arrivando sesto e guadagnando 10 elo. Non posso dire di aver giocato delle partite di qualità (a causa, forse, di una certa “svogliatezza” nel mio gioco e di un senso di temporaneo “disorientamento” dovuto alla ricerca di una efficiente organizzazione della vita universitaria), ma a quanto pare i risultati sono arrivati lo stesso, quindi non ho motivo di lamentarmi, anzi.
P.S. A “breve” pubblicheremo un articolo sul funzionamento del punteggio elo, come si ottiene e come varia nel tempo.
by Zeno Fratton